A colazione con Cira Lombardo, wedding planner

(di Floriana Langella) – A colazione con Cira non è solo il titolo della trasmissione condotta dalla wedding planner partenopea, in onda su Sky, ma anche della nostra intervista. La regista di numerosissimi matrimoni italiani e internazionali, nonché ideatrice della collezione di gioielli Dimmidisì, si racconta attraverso le nostre domande. Perché Cira Lombardo ha scelto il comparto wedding per dare sfogo alla sua creatività? “Una persona vicina mi ha coinvolto, per permettermi di uscire da un periodo molto negativo, avevo perso mio marito”. La sua carriera ha inizio dal ruolo di garzone per un catering, racconta, “Un lavoro molto faticoso e al tempo stesso emozionante”. La sua favola preferita? “Cenerentola, perché il bene vince sempre sulle cattiverie, se una persona è pulita dentro e fuori riesce sempre a emergere”.

Cosa consiglierebbe a chi vuole essere un buon wedding planner?

Curiosità e pazienza. La curiosità è alla base, ti fa crescere e vedere nuovi orizzonti e raggiungere nuove mete; la pazienza, perché ci vuole tempo e costanza. E detto tra noi con i clienti bisogna essere anche un po’ psicologi.

Ci racconta il primo matrimonio organizzato interamente da lei?

Certo! Per la prima volta reclutai una collaboratrice, che è diventata poi la mia collaboratrice più fedele. Col senno di poi posso dire che ci siamo scelte a vicenda, per feeling e affinità. A quei tempi andava di moda il glicine, ed è andato in voga per almeno cinque anni. Molto romantico lo abbinai allo stile marino. La location era un castello sul mare: tovaglie color glicine e per segnaposto, conchiglie con il sacchetto dello stesso colore. E infine i cristalli della mise en place erano trasparenti, per simboleggiare l’acqua del mare, ma sempre con sfumature glicine.

Quale stile va di moda quest’anno?

Non passa mai di moda il matrimonio romantico, con dettagli eterei, nastrini e colori come il bianco e il verde, molto delicati. Mantiene il podio lo shabby chic, ma anche il tema marino è molto in voga, ed è una vera sfida interpretato ogni volta in modo diverso.

Come interpreterebbe lo stile marino?

Quest’anno, invece di utilizzare le solite conchiglie o stelle marine, ho preferito i pesciolini tropicali e in un’altra occasione le meduse. Il fil rouge delle mie creazioni è il lusso dei dettagli, per fare la differenza. E per esaurire il tema utilizzo sempre lo stesso particolare, dall’addobbo floreale al tableau, passando per i centro tavola.

Lo stile di un matrimonio come nasce?

Dall’essenza e dalla personalità dei ragazzi. Dopo due o tre incontri con gli sposi, esce fuori il loro stile, non decido io.

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