L’interazione gioielli corpo in mostra Al Metropolitan Museum

Un anello al dito è profondamente diverso da uno al piede, anche se avessero la stessa foggia. “Jewelry: the body transformed”, è l’ultima analisi sulla cultura dei preziosi, in calendario fino al 24 febbraio al Met-Metropolitan museum di New York. La mostra raccoglie 230 oggetti, dall’epoca dei sumeri ai gioielli corpo contemporanei. “La gioielleria è una delle più antiche modalità di espressione creativa, che precede persino la pittura rupestre, di decine di migliaia di anni. La voglia di adornare noi stessi è ormai quasi universale”, sostiene Max Hollein, direttore di The Met.

Questa mostra esaminerà la pratica di creare e indossare gioielli corpo, rivelando i molti strati di significato intrisi di questa forma d’arte, profondamente significativa”. “Per comprendere appieno il potere dei gioielli, non basta considerarlo come una scultura in miniatura”, sottolinea Melanie Holcomb, curatrice del Department of medieval art e The cloisters.

Mentre i gioielli sono onnipresenti, le culture del mondo differiscono ampiamente su dove dovrebbero essere indossati. Concentrandosi sull’interazione dei gioielli con e sul corpo umano – spiega – questa mostra introduce un elemento chiave, che è mancato negli studi precedenti sull’argomento”. Secondo gli antropologi i gioielli sono un impulso innato, al pari del linguaggio: uno degli strumenti fondamentali che ci rende umani.

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