Galateo dei gioielli della sposa: come indossarli nel modo giusto?

Quando si parla di matrimonio bisogna considerare una serie di regole, non sempre scritte, da rispettare per evitare clamorose gaffe. Esiste ad esempio un galateo per l’ingresso degli sposi o per il dress code che dovrebbero seguire gli invitati. E poi c’è il galateo dei gioielli della sposa, che vanno indossati in un certo modo e secondo precise regole di stile per evitare in incappare nei più classici degli “epic fail”, cioè errori fatali di stile.

Protagonista principale di quella giornata, oltre ovviamente alla sposa, è l’abito nuziale che deve essere valorizzato da pochi gioielli da scegliere con cura. Proprio per non oscurare eccessivamente l’abito i gioielli dovrebbero essere semplici ed eleganti, ma non eccessivamente sfarzosi.

Compito dei gioielli è illuminare la carnagione della sposa e valorizzare l’abito. Sì a gioielli in oro, perle e diamanti, da bandire invece articoli di bigiotteria, anche se ben fatti. Approfondiamo meglio il discorso nei seguenti paragrafi per indossare i gioielli nel modo giusto senza commettere errori.

Galateo dei gioielli della sposa: come indossare collana e bracciali

Partiamo da due gioielli sempre molto apprezzati: la collana e i bracciali. Se il tuo abito ha una scollatura tonda, puoi scegliere un semplice punto luce che valorizza l’intero outfit nuziale o un filo di perle. Si diceva un tempo che il filo di perle rappresentasse le lacrime della sposa, quindi un matrimonio infelice, ma è solo una vecchia credenza caduta ormai nel dimenticatoio. Se invece hai una scollatura a V, la soluzione migliore è una collana con un piccolo pendente, creando una perfetta armonia tra gioiello e abito. Tra i diamanti concessi per il tuo pendente rientrano lo smeraldo, lo zaffiro e il rubino. Se invece l’abito non ha alcuna scollatura e si presenta con ricami e pizzi, sarebbe preferibile evitare del tutto la collana.

Il bracciale è concesso solo se l’abito ha maniche corte e in ogni caso deve essere poco vistoso, per non distogliere lo sguardo dalla fede. La scelta migliore sarebbe un semplice bracciale da tennis, evitando quelli con pendenti o charms troppo vistosi e che possono anche impigliarsi nel vestito. L’orologio, che rientra tra i gioielli, non dovrebbe essere indossato almeno dalla sposa.

Anelli sì o anelli no?

Ecco un altro gioiello molto amato che però va usato con molta cautela: l’anello. C’è una domanda molto ricorrente tra le future spose: nel giorno del fatidico sì l’anello di fidanzamento va indossato? No, perché si sovrapporrebbe alla fede. In realtà nessun altro anello dovrebbe comparire alle mani della futura sposa, poiché in quel giorno l’unico gioiello che può comparire al dito è proprio la fede.

Si può fare un piccolo strappo alla regola solo in un caso e cioè se la suocera decide di regalare alla futura nuora un prezioso anello di famiglia. In quel caso l’anello va indossato all’anulare della mano destra. La mano sinistra invece deve essere completamente libera poiché la fede è l’unico anello che può comparire.

Come abbinare gioielli, abito e acconciatura?

La scelta dei gioielli dipende anche dal tipo di acconciatura e di abito. Il tutto deve essere in perfetta armonia partendo da una regola del galateo per le spose: è “vietato” indossare una parure completa di collana, bracciale e orecchini. In tal caso si possono scegliere solo 2 di questi 3 gioielli e comunque sempre in abbinamento con l’abito e l’acconciatura.

Se opti per una pettinatura raccolta o semiraccolta, che tra l’altro sono tra le più apprezzate dalle spose, dovresti scegliere gioielli di piccole dimensioni in coordinato con i dettagli dell’abito.

Se invece mantieni i capelli sciolti puoi “osare” con orecchini pendenti che donano un tocco leggermente più sofisticato. In ogni caso, qualunque sia l’acconciatura scelta, punta sempre alla massima lucentezza. Il punto luce è un’opzione ideale che non fallisce mai, qualunque sia l’abito o la pettinatura scelta.

Foto: Pixabay

Redazione
Giornalista pubblicista e copywriter, mi sono avvicinato al mondo del matrimonio dopo il mio “fatidico” sì nel 2017, approfondendo diversi aspetti come l’abbigliamento degli sposi, l’arredo dei tavoli ed il viaggio di nozze.

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