Galateo del matrimonio (per lo sposo): 8 regole di bon ton

Quando si partecipa a un matrimonio sembra che l’attenzione ricada tutta sulla sposa, come se fosse l’unica protagonista dell’evento. Coprotagonista invece è lo sposo, che potrebbe sentirsi “esonerato” da alcune regole di bon ton che invece andrebbero seguite, per sfoggiare sia un look che un comportamento da vero gentleman per tutta la durata del matrimonio.

Andiamo a dare un’occhiata ad alcune regole di bon ton per lo sposo, una serie di piccoli accorgimenti che fanno la differenza e che riguardano sia l’abbigliamento che i modi di fare.

La scelta dell’abito

Quale abito scegliere per il grande giorno? Non è vero che un completo vale l’altro, ma ci sono modelli più o meno adatti al tipo di cerimonia. Il più indicato è sicuramente il tight, da portare rigorosamente abbottonato, oppure il classico abito (mai con giacca doppiopetto) completo di gilet. Per quanto riguarda i colori, è bene scegliere tinte scure come il blu notte, il nero o al massimo il grigio.

Le scarpe

Anche le scarpe sposo vanno scelte secondo un criterio. Innanzitutto devono essere stringate, e poi è preferibile che siano opache se la cerimonia sarà di giorno, lucide se sarà di sera.

Gioielli

Per quanto riguarda i gioielli, lo sposo dovrebbe indossare soltanto un orologio e dei sobri gemelli, mentre sarebbe bene mettere da parte anelli, collane e bracciali.

Barba e capelli

Per quanto riguarda barba e capelli sposo, sono banditi tagli eccentrici e barbe incolte a favore di pettinature ordinate e discrete e di barbe curate e rifinite, per dare quel senso di ordine ed eleganza che si addice al momento.

Un fiore all’occhiello

A completamento del look da sposo non può mancare il classico fiore all’occhiello, spesso indossato anche dal padre e dai fratelli. Quale fiore scegliere? Si può optare per una gardenia o un garofano bianco, classici intramontabili, o richiamare un fiore presente nel bouquet della sposa.

A proposito di bouquet

Il galateo prevede che il bouquet sia un regalo dello sposo alla sposa, l’ultimo prima di diventare marito e moglie. Il bouquet può essere recapitato direttamente a casa della sposa, la mattina della cerimonia, oppure consegnato a mano dopo aver aspettato pazientemente la propria futura moglie all’altare.

Puntualità

Se alla sposa viene perdonato quel piccolo ritardo che, solitamente, posticipa leggermente l’inizio della cerimonia, allo sposo non sarebbe mai concesso di arrivare in chiesa dopo l’orario stabilito, e comunque mai dopo l’arrivo della futura sposa.

Un comportamento del genere verrebbe visto come irrispettoso nei confronti della quasi moglie, ma anche degli invitati che arriverebbero in chiesa o in comune senza nessuno che li accolga. Sta allo sposo, invece, fare gli onori di casa e salutare gli invitati che a poco a poco arrivano sul luogo stabilito per la cerimonia.

Accortezze nei confronti della sposa

A cerimonia conclusa, via libera ai festeggiamenti. In questa occasione è bene che lo sposo riservi alla sua novella sposa una serie di accortezze che le dimostrino sostegno, come porgerle il braccio o tenerla per mano.

Tutto ciò non solo per una ragione pratica, cioè quella di essere un aiuto per la sposa che, tra abito lungo e tacchi, potrebbe avere qualche difficoltà a camminare a passo spedito, ma anche per simboleggiare una presenza e un sostegno che iniziano in quel momento e che si protrarranno per tutta la vita.

Durante il rinfresco, poi, lo sposo dovrebbe occuparsi personalmente di riempire il bicchiere della sua neo moglie, aiutarla ad accomodarsi ecc. Si tratta di gesti semplici ma da vero galantuomo che dimostrano la volontà di essere un supporto e una presenza insostituibile per la sposa, nel giorno del matrimonio e per la vita.

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