Fotografo matrimonio: Collephoto, eccellenze al femminile

Nulla deve mancare all’occhio del fotografo di matrimonio e Collephoto lo sa bene! Vi presentiamo un’eccellenza al femminile della fotografia di matrimonio. Preziosa risorsa dello studio Collephoto di Massa Carrara, tra i primi in Italia per ANFM. Lavora da dieci anni nel mondo della fotografia, prima come assistente, poi come fotografa. Serena Rossi Colle quest’anno è anche la vincitrice assoluta del Fiipa nella categoria matrimonio. Tra i premi più ambiti da un fotografo di matrimonio, organizzato da Fiof Italia. “Ho conseguito una Laurea in Visual communication e questo ha aiutato la mia fotografia a evolversi e a creare un mio linguaggio – racconta in esclusiva a noi di Fables – attento ai particolari e all’atmosfera del matrimonio”. Serena non è solo un fotografo di matrimonio per Collephoto, è anche colei che cura la post produzione degli album, forte della sua qualifica di Adobe certified associate, ovvero la patente per usare Photoshop.

Come ha iniziato a fare la fotografa?

Giocando con la reflex analogica di mia madre e facendomi comprare nel 2000 una compatta, per continuare a giocare con la fotografia, facevo circa 1000 foto al giorno! Volevo uno strumento che mi aiutasse a creare delle immagini in modo veloce per poi elaborarle con il computer. Il disegno manuale era troppo lento per creare qualcosa.

C’è uno stile che preferisce?

Di sicuro reportage … ma anche posato… Mi piace puntare il mio obiettivo sulle persone.

Come ha curato la sua formazione?

Ho studiato fotografia fin dal primo anno delle superiori, poi l’ho approfondita all’università e in parallelo ho collaborato con uno studio che si occupava di cerimonie. Sono laureata in Graphic design e ho approfondito in particolare la comunicazione visiva. Dal 2014 ho aperto un mio studio.

Si è specializzata nell’uso di software per la modifica delle foto (postproduzione), vizi e virtù…

La postproduzione è la mia passione, la studio da circa 16 anni e sono certificata da Adobe nell’uso di photoshop. Per me la post è come un pennello che mi aiuta ad amplificare la potenza delle fotografie che scatto. Nella postproduzione riverso il mio stato d’animo, creando immagini diverse a partire dallo stesso scatto. Penso che ogni foto abbia il diritto di passare per photoshop per tirare fuori il meglio di sé.

Chi è il suo mito?

Bruno Munari, un designer che ho scoperto durante i miei studi. Ha scritto molti libri sulla comunicazione e mi ha sempre colpito la sua frase: “Quando qualcuno dice lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare, altrimenti lo avrebbe fatto prima”.

Il più bel ricordo (lavorativo)?

Essere stata selezionata tra i fotografi di Ludovico Einaudi, il famoso pianista. La sua musica da più di 10 anni mi accompagna mentre faccio postproduzione.

La sua ispirazione?

Pinterest, ogni giorno guardo tantissime immagini, per capire quali saranno le nuove mode. È come una droga per me.

Il matrimonio più difficile?

Deve ancora arrivare, per ora ce l’ho sempre fatta!

Cosa o chi predilige fotografare? 

Il matrimonio perché è un mix di tecniche e tipi diversi di fotografia, si va dal paesaggio alla macro. Posso lavorare esprimendo al meglio tutte le mie capacità. Quando fotografo gli sposi, preferisco cogliere l’attimo senza attirare l’attenzione.

Un suggerimento per gli sposi.

Se hanno un dubbio chiedano al fotografo: è l’unico fornitore che segue il matrimonio dall’inizio alla fine e sa sempre ben consigliare.

Sul sito dello studio Collephoto ha pubblicato gli scatti del suo matrimonio con Alessandro Colle, altro fotografo di matrimonio molto noto, predominano foto in bianco e nero perché?

Il bianco e nero aiuta a concentrarsi sulla storia eliminando tutti gli elementi di distrazione. Ho voluto tenere l’attenzione sulla storia perché nel mio matrimonio ci sono 4 luoghi diversi ed era il modo migliore per metterli in relazione.

Ci racconta del suo trash the dress, dalle foto sembra via siate divertiti molto.

È una forma d’arte che permette al fotografo di esprimere la sua creatività partendo da punti fermi che sono gli sposi. Noi abbiamo vissuto ogni istante del nostro giorno con molto dinamismo, e le foto finali, quelle del trash the dress ne sono la dimostrazione.

Quest’anno i colori moda per i matrimoni sono il rosa quarzo e l’azzurro serenity… quali ambientazioni possono regalare questi toni, consigli in merito? 

Questi colori sono tra i miei preferiti e sono adatti a una sposa romantica che può essere anche un po’ timida,  li vedrei bene per una cerimonia all’aperto o per una villa con dettagli dorati. Oppure si possono anche usare per un matrimonio più rustico in stile scandinavo.

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