Cenerentola contro Cenerentola

Alla corte del Giappone, madre e figlia si scambiano i destini.
Tutti i matrimoni sono una favola. Senza zucca e senza topino che diventa cocchiere, lo sono le vicende di nozze dell’Imperatrice Michiko e di sua figlia, Nori. Due origini e due epiloghi, completamente opposti. La madre, borghese, figlia di un grande imprenditore, è la prima nella storia del Sol Levante a sposare un principe ereditario, contrariando e vincendo i dogmi della corona.
Ai tempi del Regno del Crisantemo, ha 22 anni, conosce il principe Akihito durante una partita di campionato di tennis. Ed è amore a prima vista. Ma hanno un popolo contro, a partire dalla suocera imperatrice, Kōjun.
La famiglia imperiale possedeva addirittura un’agenzia per la ricerca di una moglie adatta. Il 27 novembre del ‘58 la Household Consiglio Imperiale – formata dal Primo ministro, dagli ufficiali della Dieta del Giappone, da un giudice della Corte Suprema e da due imperiali – approva il fidanzamento del Principe erede e di Michiko Shoda. Il 10 aprile del ’59 si sposano e sorridono sinceri nella foto simbolo. Sovvertono la storia.
Nasce Nori e da lei l’amore per Yoshiki Kuroda il “signor nessuno”, un impiegato comunale. La principessa abbandona per sempre il lusso del palazzo. Cambia nome, opta per un sobrio appartamento borghese al centro di Tokyo e si trasforma in una semplice casalinga.
Due storie del presente diventate un mito. Due donne emancipate, che si lasciano guidare dalla forza e dalla purezza dei sentimenti e stravolgono le proprie abitudini, nel modo più forte che ci sia. La seconda rifiuta persino gli agi regali, la dimora e tutte le facilitazioni che il titolo comporta. Una grande prova per la Cenerentola dei nostri giorni: non più lustrini ed eccessi, ma semplicità, amore.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here