Taglio della torta: significato, tradizione e galateo

Se sei un’amante delle tradizioni e ti diverte conoscere tutti i principali riti del matrimonio, devi assolutamente conoscere tutto sul taglio della torta: storia, origini, tradizioni e galateo. Lo sapevi che questo rito esisteva già ai tempi dell’antica Grecia? E che c’è tutto un simbolismo che circonda non solo la torta, ma anche gli accessori ad essa dedicati?

In questo articolo svisceriamo tutto quello che c’è da sapere sulla torta nuziale: origini, curiosità, riti, tradizioni ed anche galateo (eh sì, perché esiste anche il bon ton del matrimonio!).

Taglio della torta: le origini

Per conoscere la storia della torta nuziale dobbiamo fare un salto nel tempo di oltre 2.000 anni! Già ai tempi dell’antica Grecia esisteva il rito della torta. Si trattava principalmente di impasti di miele e farina, oppure sesamo.

La prima fetta, sulla quale poggiava un dattero o una mela, veniva offerta alla sposa come augurio di fertilità.

Anche i Romani utilizzavano la frutta per la decorazione gastronomica delle torte nuziali. Furono gli Arabi ad introdurre lo zucchero e quindi i dolci.

La prima glassatura classica la troviamo invece nel Medioevo. In particolare gli inglesi glassavano i biscotti ed pasticcini con del lardo, realizzando dei muretti di pane che rappresentavano la prosperità dei coniugi.

I novelli sposi dovevano poi baciarsi sopra il muretto senza farlo cadere. In caso contrario sarebbe stato considerato come cattivo auspicio. Dopo questo rito gli sposi potevano scambiarsi promesse e frasi d’amore.

Le tradizioni legate alla torta nuziale

Secondo un’antica tradizione all’interno delle fette di torta, poi distribuite agli ospiti, veniva nascosto un anello. Il fortunato che l’avrebbe trovato sarebbe presto convolato a giuste nozze. Una tradizione che richiama un po’ il lancio del bouquet per le donne ed il lancio della giarrettiera per gli uomini.

Un’altra tradizione piuttosto curiosa, che risale all’antica Roma, prevedeva di spargere le briciole sul capo della sposa. Lo sposo doveva spezzare il dolce e poi sbriciolarlo sul capo della donna. Questo gesto simboleggiava la deflorazione della vergine come augurio di fertilità. Le stesse briciole venivano successivamente mangiate dagli stessi invitati.

Decisamente bizzarra è una tradizione inglese, che consiste di conservare la prima fetta tagliata dagli sposi. Paese che vai usanze che trovi!

La simbologia della torta

Attorno la torta c’è una vasta simbologia che è interessante conoscere. La torta nuziale deve essere circolare. Il cerchio rappresenta un po’ di tutto: la perfezione, la protezione celeste, l’infinito ecc.

La torta deve poi essere sorretta da tante alzatine una sopra l’altra. Le alzatine rappresentano le scale della vita che i futuri sposi devono percorre insieme, nella gioia e nel dolore.

Spesso come cake topper si utilizzano forme di cigno ed il motivo è anche molto romantico. I cigni sono animali monogami che, una volta scelta la loro compagna di vita, non la lasciano più.

La torta naturalmente deve essere bianca, simbolo di candore e di purezza. Tuttavia c’è anche una motivazione economica. Un bianco splendente un tempo era sinonimo di ricchezza, poiché lo zucchero raffinato aveva un costo elevato e solo le famiglie nobili potevano permetterselo.

Galateo del taglio della torta nuziale

Secondo il bon ton del matrimonio, lo sposo deve afferrare il coltello e procedere al taglio della prima fetta. La donna, con la mano su quella del marito, deve assecondare il suo gesto. La sposa deve poi offrire la prima fetta al marito, poi alla suocera, alla mamma, al suocero, al papà ed infine ai testimoni. Con questo gesto la novella sposa acquisisce simbolicamente il ruolo di padrona della nuova famiglia.

In questa fase bisogna scegliere una colonna musicale particolare, magari quella che ha fatto innamorare gli sposini. Tutti gli ospiti dovrebbero assaggiare almeno un pezzo di torta per augurare fortuna e prosperità agli sposi.

Fonte foto: Pixabay

Redazione
Giornalista pubblicista e copywriter, mi sono avvicinato al mondo del matrimonio dopo il mio “fatidico” sì nel 2017, approfondendo diversi aspetti come l’abbigliamento degli sposi, l’arredo dei tavoli ed il viaggio di nozze.

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